- IL LAVORATORE DEVE VERIFICARE L’INVIO DEL CERTIFICATO ALL’INPS DA PARTE DEL MEDICO.
Il lavoratore in malattia è tenuto a effettuare un doppio adempimento:
- avvisare tempestivamente il datore di lavoro della propria assenza
- verificare che la procedura telematica di trasmissione del certificato di malattia, da parte del medico curante, all’Inps sia avvenuta correttamente.
Si segnala infatti che la Corte di Cassazione, con la sentenza n.15226/16, ha stabilito che se l’Inps non ha ricevuto il certificato di malattia e il datore non ha potuto effettuare il controllo, risulta legittimo il licenziamento disciplinare intimato per una prolungata assenza ingiustificata.
La Corte ha infatti ribadito che, fermo restando che il dipendente chieda al medico il certificato, permane l’obbligo contrattualmente previsto di segnalare tempestivamente al datore di lavoro la propria assenza e l’onere di controllare l’effettivo azionamento da parte del medico della procedura di trasmissione telematica del certificato, anche richiedendo il numero di protocollo telematico identificativo del certificato di malattia.
Si ricordino inoltre i termini perentori già indicati dalla Corte territoriale che impongono al dipendente, in caso di malattia, di avvertire l’azienda entro il primo giorno di assenza e di inviare entro 2 giorni dall’inizio il certificato medico attestante la malattia o il suo prolungamento, con l’aggiunta che, in mancanza di ciascuna delle comunicazioni, l’assenza verrà considerata ingiustificata.
- MALATTIA CON COMPORTAMENTO INCOMPATIBILE
Il certificato medico non basta ad attestare l’esistenza della malattia del lavoratore in presenza di altri elementi oggettivi.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17113/16, ritorna sulla questione della valenza che assumono i certificati medici quando il dipendente tiene una condotta palesemente incompatibile con la malattia accertata dal medico curante.
Il datore ha facoltà di investigare sulle condotte del dipendente estranee allo svolgimento della prestazione lavorativa, anche ricorrendo a un’agenzia investigativa che segua il dipendente assente allo scopo di verificare l’attendibilità della certificazione medica prodotta dallo stesso.